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      Ha questo paese molta diversità di pelle, e ne' zebellini la negrezza, spessezza e lunghezza del pelo li mostra esser megliori e però di maggior prezzo; e piú fini sono quelli che nelle provincie ustiugense e diwense e di Pezzora nascono. Le pelle de' martori vi sono da diverse bande portate, e perfette sono quelle che di Swezia vengono; ma intorno a Moscovia ve n'è molto maggior copia. Le pellicine anco degli armellini da molte parti portate vi sono, e dai bolli che esse hanno nel capo e nella coda si conosce se son state prese in buona stagione o no. Vi sono anco in gran prezzo le pelli de' castroni e delle volpi negre.
      Essa provincia di Moscovia non è molto grande né molto fertile, per essere arenosi i suoi terreni, oltra la immoderata asprezza dell'aere, per i freddi grandi del quale non possono i seminati compitamente maturirsi, percioché vi sono i freddi tanto grandi che, secondo che in Italia l'estate s'apre la terra per il troppo ardor del sole, cosí in queste parti s'apre per il grande e rabioso freddo. E gettando l'acqua in aere o spudando, l'uno e l'altro prima che giungano in terra s'aghiacciano, e i rami degli arbori fruttiferi assai volte per il furor del freddo si seccano; e spesse volte sono stati trovati gli uomini aghiacciati e morti nelle carrette, e gli orsi cacciati dalla fame fuor de' boschi, scorrendo per le case de' contadini, li mettono tal terrore e spavento che, da essi alle campagne fuggendo, di freddo vi moreno. A questo cosí orrido freddo corrisponde alle volte un caldo ardentissimo, e talora di sorte che per il troppo ardor del sole i stagni e i fiumi si seccano, e i prati con i seminati sono come da una fiamma abbrusciati; qual soperchio ardor del sole per sette giorni e non piú durare è solito.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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