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      E molti di loro, uscendo de' monasterii, nel deserto si retirano, ove o soli o accompagnati in picciole capannette di radice d'arbori e di varie sorte d'erbe al lor viver provedono.
      Solo quelli che lungo tempo hanno in chiesa servito al sacerdozio promoveno, né può esser alcuno sacrato diacono che non sia maritato; onde molte volte occorre che a un istesso tempo e le moglie sposano e diaconi s'ordinano. Né puole alcuno ch'abbi tolta la verginità a qualche donna, overo che la prima volta che egli usi con la moglie e non la trova vergine, essere ordinato diacono. Morendo la moglie a qualche sacerdote, esso è perpetuamente del sacerdozio sospeso, eccetto se entrando in qualche monasterio secondo la regola di quello viva; e anco vivendo e vedovo castamente, puole insieme con gli altri ministri servire in coro agli officii divini. Ma se un sacerdote vedovo un'altra moglie piglia, il che gli è lecito di fare, s'intende alora esser totalmente del sacerdozio privo, né aver piú che partire cosa alcuna col clero. Portano gran venerazione alle imagine de' santi e a' libri ne' quai son scritti gli Evangelii, né li toccano con le mani se prima chinando molte volte il capo non si fanno il segno della santa croce. Vivono tutti i sacerdoti d'alcune contribuzioni, e li consegnano alcune casette con prati e campi, dalli quali, lavorandoli con le proprie mani o con quelle degli lor famigli, a usanza de' contadini il lor vivere cavano.
      Biasmano i sacerdoti romani, che con giuramento a vita casta s'obligano, con dire che nel quarto canone del concilio in Gongra fatto siano anatematizati quelli che sprezzano i sacerdoti secondo la legge ammogliati e che dicono non esser lecito dalle lor mani i sacramenti recevere; e de piú dice l'istesso concilio: siano privi della lor degnitade e officio quei sacerdoti e diaconi che le lor moglie lassaranno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Evangelii Gongra