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      Usa gran sceleragine con le matrone ch'hanno qualche fama di bellezza, percioché, fatesele sotto pretesto di qualche accusa falsa appresentare, dopo lo averle godute le fa da' suoi cortigiani strapacciare e indi occidere. È tanta la crudeltà che egli in alcune città ha usata, che son quasi restate totalmente disfatte, dilettandosi sina d'ammazar le genti di sua mano. Aveva un fratello, del quale entrato per legierissima caggione in sospetto, lo fece crudelmente tormentare e uccidere. Ha fabricato questo duca un certo suo palazzo a forma di monasterio ove si reduce spesso con i suoi cortegiani, e giunto ad esso insieme con tutti suoi d'un certo abito negro a modo di monaco si veste, e insieme con loro l'officio alla rutenica dice, chiamandosi in quel luoco frate e frati chiamando i cortigiani. E finito l'officio gli è portato da mangiare prima a lui come a frate maggiore in una cestella, e in una cestella per cadauno de' detti suoi frati, e mangiato che egli ha non è mai giorno che non facci condurre in detto luoco decedotto o venti uomini, e per il piú a torto accusati, e sazia la sua efferata crudeltà in vederli tormentare e dopo molti cruciati in farli con diverse maniere di morte uccidere. Onde, quando alcuno grand'uomo è da lui fatto in questo luoco chiamare, come certo d'andare alla morte da tutti i suoi combiato prende.
      Chi desidera piú diffusamente e piú particolarmente la sua gran crudeltade, legga la descrizione de Moscovia latina dalla qual questa è cavata, perché a me non pare da scriverne piú.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





Moscovia