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      Vi mandò poi l'anno seguente un altro esercito, qual dopo molto contrasto e rotte date e recevute s'impatroní della città di Cazan; e a questo modo tornò di nuovo quel regno ad esser tributario al Moscovito, e tal si mantenne sin che il duca Basilio visse. Dopo la cui morte ribellato essendosi, per sette anni continui li fece il duca Giovanni, suo figliuolo, guerra, e avendolo finalmente domato d'esso re s'intitolò. E sforzò gran parte de quei popoli a recever la cristiana fede, facendo tagliare a pezzi e annegare molti di quelli che accettar non la volsero; tuttavia ora, da alcuni pochi infuora dei piú nobili, gli altri o maumettani sono o idolatri.
     
     
      Orda de' Tartari nohaicensi.
     
      Abitano i Tartari campestri alla campagna senza avere confine o termine alcuno prefisso, e sono in orde, quasi in provincie, dalle quali il cognome pigliano, partiti. E questa parola orda significa una congregazione overo assunanza d'uomini in forma di cittade insieme raccolti, ciascuna delle quali ha il suo particolar cognome, e sono molte e alquanto anco tra lor ne' costumi differenti: la noaicense, la zavolense, la precopense, la crimscense, la cosaczkiense, la tumenense, la calmunkiense e la turcomanense le prencipali sono, e oltra queste molte altre che tutte seguitano la dottrina del falso profeta Mahumet.
      L'orda de' Tartari nohaicensi è la prima che si trova andando dal regno di Cazan verso levante; la quale va errando di là dalla Volga intorno a' liti del mar Caspio, e su per le ripe del fiume Iaiczk, qual dalla provincia di Sibier corre in queste parti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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