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      Luntano sei giornate da Astracan è sul lito del mar Caspio edificata un'altra città de' Tartari, detta Schamachia, dalla quale la sua orda il nome prende, e al re di Persia rende obbedienza, gli abitatori della quale sono ottimi artefici in far panni di seta.
      L'orda de' Turcomani è posta oltra il mar Caspio, la signoria della quale tra cinque fratelli è divisa, el prencipale de' quali Azincham è detto, e gli altri titolo hanno di soltani.
      E in tutto questo imperio non vi sono piú de cinque castelli; osservano tutti la legge maumettana e spesso co' re di Persia guerra fanno.
      Passata la Turcomania e a levante tirando, si trova la grandissima città di Sarmacand, che fu già de tutta Tartaria metropoli, ma ora rovinata giace, di molte vestigii d'anticaglie piena. Si vede in essa la sepoltura del gran Tamerlano, che già, rotto un grossissimo esercito de Turchi, fece pregione Baiazetto lor imperatore e come un uccello, di catene d'oro incatenato, se lo strasinò dietro in una gabbia per tutta l'Asia; e anco questi maumettani sono.
     
     
      Orda dei Kirgessi.
     
      Abitano i Tartari kirgessi in turme alla campagna, e questa è la lor fede e religione. Quando il lor sacerdote vuol far il sacrificio, piglia sangue, latte e sterco d'animali e, mescolato in un vaso ogni cosa insieme, monta con esso in cima ad un arbore e fa una lunga predica al popolo. Indi con quella mistura gli asperge, e il popolo alor si getta in terra e quella mistura adora per un dio, tenendo ferma opinione non esser cosa piú salutifera al genere umano di quello che sono la terra e gli animali.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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