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      Onde si chiarisce per qual causa siano chiamati Visigotti e Ostrogotti.
      È anche cosa manifesta ingannarsi quelli che dicono essere Gotti quelli che sotto al re di Dazia nella Gotia stanno, e volersi del nome di Visigotti e Ostrogotti valere, e specialmente che non di loro, ma di quelli che abitano circa la Misia e il mar Maggiore, e quelli ancora che passarono nella Italia e Francia, fossero nominati allora Visigotti e Ostrogotti. Quelli poi che sono nella Gotia sotto al settentrione presso al mare, non in oriente ma in paese freddissimo hanno le loro stanzie, e senza alcuna ragione occupano i nomi altrui. Nel che si può vedere quello che dice Paolo Diacono nel libro decimosesto, al capitolo secondo.
      Ora i Gotti orientali, essendo entrati nella Misia (ora detta Bulgaria) e nella Tracia e altre provincie dell'imperio di Costantinopoli, posero grandissimo terrore nell'imperatore, il quale, risoluto a tenersegli lontani, con Teodorico, lor re, gli mandò a liberar la Italia dalle mani di Odoacro. Costoro per la Servia e per l'Ungheria passando, pervenuti al fiume Lisonzio, presso Aquilegia, pigliando il cibo e riposandosi con i loro bestiami, ebbero all'incontro Odoacro, che gli provocava alla guerra; con il quale venuti alle mani, lo superarono. Dove fuggendo a Roma gli furono serrate contra le porte, perché ritornando indietro entrò in Ravenna, dove, assediato da Teodorico, dopo tre anni si rese con patti e convenzione fra loro; ma essi nondimeno lo fecero a tradimento morire, e cosí Teodorico fu signore di tutta l'Italia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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