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      E perché in Novigrod era cresciuta una mala consuetudine degli assassini e ladri, per essere spesse volte trovato overo spiato qualche reo, si sonava la campana del palazzo dove cento senatori come giudici sedevano: i quali tutti si lasciavano venir la barba lunga, secondo la consuetudine di quella patria; dove ancora il popolo di tutta la città, udito il suono della campana, da ogni banda concorreva. Talmente che ogni capo di casa avea due sassi, e i figliuoli similmente; e mentre il reo era dai senatori condannato, il volgo che era presente lo lapidava, e tutti confusamente correndo alla casa del condannato, stracciando rubavano i suoi beni, e il fondo dove era la casa si vendeva, e il denaio che quello si cavava era consegnato al fisco. Perciò Giovanni, predetto duca della Moscovia, entrato al possesso di Novigrod, in cinque piú famose piazze della città constituí cinque bargelli co' loro birri, accioché essi avessero a quietar e vietar che non si facessero i soliti tumulti, assassinamenti e ruberie.
      È in Novigrod un castello detto Deczen, nel quale è la principal chiesa di Santa Sofia, cioè del Salvatore, la qual è coperta di splendide piastre di oro. Ancora nella istessa Novigrod sono sette monasterii cirkoriense, cioè de' monaci negri della regola di Santo Basilio, e sono distanti l'uno dall'altro poco manco o piú d'un mezo miglio. Nel primo monasterio della Beata Vergine Maria sono mille monaci; nell'altro di S. Giorgio settecento; nel terzo seicento; nel quarto quattrocento, e cosí consequentemente negli altri monasteri.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quarto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 837

   





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