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      Ma Iddio forse riserba ancora lo scoprir di questo viaggio al Cataio per questa via, il qual per condur le spezie sarebbe piú facile e piú breve di tutti gli altri fin ad ora trovati, a qualche gran prencipe, come fa anco il discoprir l'altra parte della terra verso l'Antartico: il che fin al presente non vi è alcuno che abbia voluto o tentato di fare. E veramente questa sarebbe la maggiore e piú gloriosa impresa che alcuno imaginar si potesse, per fare il suo nome molto piú eterno e immortale a tutti i secoli futuri di quello che non faranno tanti travagli di guerra che di continuo si veggono nell'Europa fra i miseri cristiani.
      Nel fine adunque di questo nostro discorso non pur è convenevole, ma parmi anco d'essere obligato a dire alquante parole accompagnate dalla verità per diffesa del signor Cristoforo Colombo, il quale fu il primo inventore di discoprire e far venire in luce questa metà del mondo, stata tanti secoli come sepolta e in tenebre, tal che a' tempi nostri s'adempia il detto del profeta della nostra santissima fede: "In omnem terram exivit sonus eorum", avendolo il nostro Signor Iddio eletto e datogli valore e grandezza d'animo per far cosí grande impresa. La qual essendo stata la piú maravigliosa e la piú grande che già infiniti secoli sia stata fatta, molti maestri, pilotti e marinari di Spagna, parendo loro in questa cosa esser tocchi pur troppo adentro nell'onore, essendo palese al mondo che ad un uomo forestiero e genovese era bastato l'animo di far quello che essi non avevano mai saputo né tentato di fare, s'imaginarono, per abbassar la gloria del signor Cristoforo, una favola piena di malignità e di tristizia.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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