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      Ed essendo d'età d'anni XL, uomo di alta statura, di color rosso, di buona complessione e gagliardo, propose prima alla Signoria di Genova che, volendo quella armargli navili, si obligheria andar fuor dello stretto di Gibilterra e navicar tanto per ponente che, circondando il mondo, arriveria alla terra dove nascono le spezierie.
      Questo viaggio parve a chiunque l'udí molto strano, come a quelli che mai avevano a tal cosa pensato o con l'intelletto fattone alcun discorso, e riputavansi saper tutto quel che fusse possibile dell'arte del navicare, e per questo tennero questo suo ragionamento per una favola e un sogno: ancor che avessero sentito dir che da qualche uno degli scrittori antichi è stata fatta menzione d'una grande isola molte miglia fuora di questo stretto alla volta di ponente. Vedendo Colombo che non era dato fede alle sue parole, gli parve di tentare il re di Portogallo. Né anche appresso questo prencipe gli fu prestato orecchi, essendo li capitani di navi di quel regno molto superbi, né giudicavan che alcuno meglio di loro potesse o sapesse parlare dell'arte del navicare. E questo solamente perché sempre a vista di terra, né mai da quella allontanandosi e andando ogni sera in porto, avevano scorso tutta quella costa dell'Africa la quale in su l'oceano guarda verso mezzodí. Il qual viaggio de' Portoghesi mai bastò l'animo agli antichi fare, perché tenevan per certo che fusse arso dal sole qualunque passava sotto l'equinoziale, e reputaron favola quando fu riferito loro che s'era trovato chi da Gades era andato circondando l'Africa insino al mar Rosso.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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