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      Questa costa è tutta paludosa e piena d'arbori, nella quale cercando li nostri far acqua, trovorono di quelle ostriche nelle quali nascono le perle, con alcune d'esse dentrovi. Né per questo parve loro dover dimorar lí lungo tempo, perché il loro intento non era altro che scoprir piú terra che fusse lor possibile, secondo che era stato loro comandato dalli re, dubitando non esser prevenuti dal re di Portogallo, il quale, inteso l'acquisto di Colombo, aveva mandato uomini a questa volta, essendo questa consuetudine, che qualunche primo discoprisse fusse signore. Partiti adunque di qui e seguitando il loro viaggio, vedevano per tutti quelli liti fuochi grandi e in gran quantità, perché essendovi assai monticelli nessuno v'era, per picciolo che fusse, che non avesse il suo, e questo si vedeva per lo spazio di circa ottanta miglia. Qual fusse causa di quei fuochi non potettero intendere, né sapere se fussero fatti ordinariamente dalle case per suoi bisogni, o pur fussero segni dati alli vicini per ridursi insieme, come si fa nelli luoghi di sospetto, al tempo di guerra, o pure perché convocassino li popoli a vedere le nostre navi, come cosa mai piú da loro veduta. Li litti della detta costa, quanto piú andavano avanti, tanto piú ora ad ostro e ora a gherbino s'ingolfavano, e vedevasi il mare tutto pieno d'isole.
     
     
      Come l'admirante, ritornando indietro, s'abbaté ad una parte di mare piena di testuggini molto grandi; e quel che gli disse un vecchio Indiano, d'aspetto di molta gravità, e la risposta fattali per l'admirante.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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