Pagina (58/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Dopo questo andò al cacique Caunaboa, signore delli monti Cibaui, cioè della region nella quale cavano l'oro, dove aveva fatta la fortezza chiamata S. Thomé e postovi alla guardia Hoieda con cinquanta armati, la qual era stata assediata da quel cacique già trenta giorni, e la liberò; e perché quel cacique aveva nella absenzia sua fatto morire molti delli nostri, deliberò l'admirante con ogni industria averlo nelle mani, e per far questo mandò Hoieda per persuadergli che gli venisse a parlare. Dove arrivato, Hoieda trovò molti mandati da' signori dell'isola a Caunaboa, li quali gli dicevano che non dovesse per alcun modo tenere amicizia con li cristiani, se non voleva diventare loro vasallo. All'incontro Hoieda, parte pregando e parte minacciando, s'ingegnava persuadergli il contrario, cioè che in persona andasse a l'admirante e con lui facesse confederazione. Finalmente Caunaboa, fingendo esser persuaso, disse volersi abboccare con l'admirante, e con questa coperta disegnava ammazzarlo; messo adunque in ordine tutta la sua famiglia e molti altri armati, andava a quella volta. Domandollo Hoieda perché menasse tanta gente; rispose che un tal signore quale era lui, non doveva andare con manco compagnia. Ma Hoieda, conosciuto questo suo disegno, fatta una imboscata lo prese a man salva, e con ferri a' piedi lo menò all'admirante.
      Preso Caunaboa, l'admirante aveva deliberato andar scorrendo tutta l'isola soggiogando quelli signori: ma inteso che per l'isola gli uomini si morivano di fame e che già n'erano morti circa a cinquanta mila (il che tutto aveniva per loro difetto, perché, accioché i cristiani patissero e fussero forzati abbandonar l'isola, non solo non avevano quell'anno voluto seminare o piantare le radici delle quali fanno pane e si nutriscono, come di sopra s'è detto; ma ancora avevano svelte e sbarbate ciascuno nel suo paese le seminate e piantate, e specialmente appresso i monti Cibaui, dove si cava l'oro, conoscendo esser potissima causa di far dimorar li nostri nell'isola, il che causò una fame grandissima: ma il male era sopra di loro, perché li nostri furono soccorsi di vettovaglie da Guarionesio, il quale nel suo paese non aveva tanta necessità), per questa causa l'admirante si rimosse dall'incominciato camino.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Caunaboa Cibaui S. Thomé Hoieda Hoieda Hoieda Caunaboa Hoieda Caunaboa Hoieda Hoieda Caunaboa Cibaui Guarionesio