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      Questo cacique, veduto li nostri venire, poste giú l'armi e dato loro segno di pace, s'incontrò con il governatore, domandando quello che cercassino; al quale rispose che voleva che, sí come gli altri cacique dell'isola pagavan tributo a suo fratello lo admirante, per nome delli re catolici, cosí ancor lui pagasse. Beuchio, inteso questo, admirato disse (come quello che aveva inteso questa nuova gente non cercare altro che oro): "Come posso io pagarvi tributo, conciosiaché in tutto il mio stato non si trovi pur un gran d'oro?" Allora il governatore, conosciuta la verità della cosa, e inteso che aveva gran copia di cottone e canape, vennero all'accordo che di questo gli dovesse pagar tributo. Fatto l'accordo, questo cacique menò seco li nostri alla terra dove lui teneva corte, dove furono molto onorati. E gli venne incontro quel popolo con gran festa, e tra l'altre cose vi furono questi duoi spettacoli. Il primo, che venne loro incontra trenta belle giovani mogliere del cacique, nude tutto il corpo, eccetto quelle che avevan dormito con lui, le quali avevan coperte le parti pudibonde con un certo panno di cottone, secondo loro usanza; ma le donzelle erano tutte nude, con capelli sparsi per le spalle, ma legata la fronte con una benda. Queste eran bellissime e di colore ulivigno, e portavano in mano rami di palme, e venivano incontro al governatore con diversi suoni e canti, ballando: le quali, fattogli riverenzia con le ginocchia in terra, gli presentarono dette palme. Intrati in casa, gli fu apparecchiata una cena molto splendida a loro usanza, e dapoi tutti alloggiati, secondo la qualità di ciascuno.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260