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      E qualunche volta li ministri portavano nuove vivande, portavano similmente un mazzo di dette foglie per nettarsi con esse le mani. Anacoana, ch'era quanto patiscono li costumi del paese delicatissima e bella, guardava il governatore molto amorosamente, parendogli il piú bell'uomo che giamai avesse veduto. Ed essendo ingegnosa e molto piacevole, motteggiava con lui diverse cose per via d'interpreti, e fra l'altre gli disse che teneva per certo che la bellezza del paese de' cristiani superasse la bellezza di qualunque altro paese, vedendo che in quello nascevano uomini tanto belli. E per questo lo pregava che gli dicesse per che causa, lasciando una cosa sí bella, andavano cercando le brutte, come sono le sue. E quando furono portati quelli serpi cotti, lei, spiccatone un pezzo della coda, lo presentò al governatore, con allegro viso invitandolo che per amor suo lo volesse gustare. Il governatore, già preso dalla gentilezza di costei, desiderando fargli piacere, ancorché contra sua voglia pure lo accettò, e fatto animo lo cominciò a gustare con le labbra solamente, e non gli dispiacendo lo masticò e mangiò, e fu tanta l'eccellenza e la soavità di questa carne al gusto e al palato, che dapoi non volse mangiare altro che yuana. Il che veduto dagli altri Spagnuoli, ancor loro a regatta l'uno dell'altro si misero a mangiarne di questi serpi, né di altro parlavano che della loro bontà, dicendo che la soavità di questa carne passava di gran longa quella dei pavoni, fagiani e pernici.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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