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      Scopersero dipoi un monte altissimo, il quale dalla parte di levante era pieno di gatti mammoni, e disabitato per esser molto aspro; pure misero in terra, e videro molti campi cultivati. Ma non viddero uomini né anco case. E dal lato del monte verso ponente viddero una pianura grandissima, alla quale li nostri andorono per vedere chi l'abitasse.
      Gl'Indiani, veduto arrivare alli suoi liti questa nova gente, correndo tutti a regatta senza alcuna paura andorono alle navi, dove con li nostri fatta amicizia, intesero per segni questa terra chiamarsi Paria ed esser grandissima, e che quanto piú s'andava a ponente tanto piú era popolata. Tolsero di qui quattro uomini in nave e andarono seguitando quella costa di ponente, per la qual navigando trovavano ogni giorno l'aere piú temperato e il paese piú popolato e ameno. Dalle quali cose compresero quella esser regione da tenere gran conto; e un giorno fra gli altri, la mattina avanti il levar del sole, tirati dall'amenità del luogo, perché sentivano da' fiori e erbe delli prati grandissimi odori, volsero smontare, dove trovorono maggior numero d'uomini che in alcun luogo mai avesser trovato; e che, subito che furono smontati, vennero nuncii all'admirante per parte del cacique di questa terra, li quali con viso allegro, per cenni e segni e grande offerte l'invitavano a dismontar in terra. Il che ricusando l'admirante, quelli andorono alle navi con molte barche piene d'Indiani, ornati tutti le braccia e il collo di catene d'oro e perle orientali; e dimandati dove raccoglievano quelle perle e oro, con cenni rispondevano che le perle si trovavano nel lito del mare lí vicino.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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