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      Quelli immediate con pugni, calci e bastoni tanto lo batterono che lo lasciarono quasi morto, ricordandosi che li canibali avean mangiato li loro compagni, e che il sequente giorno similmente volevano mangiar loro. Dimandando li nostri de' costumi di questi canibali, risposero che costoro andavano per tutte queste isole scorseggiando e rubando tutte quelle provincie, e che subito che arrivano a terra fanno uno steccato di pali, li quali portan seco nelle barche, per poter la notte star sicuri, e de lí vanno a rubare. Trovorono in Curiana la testa d'un de' primi de' canibali appiccata a una porta, la qual tengon per memoria e in segno di vittoria.
      Nella region di Paria è una provincia molto celebrata, chiamata Haraia, per la gran copia di sale che in quella si truova, il quale viene in questo modo. Quando li venti soffiano con impeto spingono l'acqua del mare in una gran pianura di questa provincia, la quale, quietato il vento e venendo il sole, in breve tempo si congela e diventa sale bianchissimo, e in tanta copia che andando a queste saline avanti che piova se ne potrebbono caricare navili assai, ma subito che piove si disfa e torna in acqua. Questo sale non solo serve agli uomini del paese, ma lo danno in baratto d'altre cose delle quali hanno carestia a tutti li vicini, ridotto in pezzi grandi.
      Quando appresso costoro muore alcun uomo di conto, lo mettono sopra una gratella, sotto la qual fanno un fuoco lento, tanto che si distilli a poco a poco tutta la carne, e non resta se non la pelle e l'ossa; dipoi lo salvano e gli hanno reverenzia, e in questo tempo ne viddero duo posti in questo modo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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