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      Ma lui, defendendosi con la spada, non poteva al gran numero resistere, perché quelli non stimavano morire; pur tanto si difese che saltorono in terra tutti gli uomini delle quattro barche, e appiccata una gran zuffa furono morti otto delli nostri, e gli altri ebbero gran fatica a scampare e a ritirarsi alle barche. Né gli giovò esser armati di lancie e spade, che questa gente, ancorché di loro fussero morti molti, ne tenevano poco conto; ma sempre piú arditi gli seguitavano fino all'acqua, per modo che alla fine presero una delle quattro barche e amazzarono il padrone di essa. Il resto ebbe di grazia scampar con l'altre tre e andarsene alle navi. Pinzone, con li compagni, veduto questo si trovorono malcontenti, e deliberarono partir de lí, il che fecero e presero il loro camino per tramontana, che cosí s'ingolfa questa costa.
     
     
      Come trovorono il mare d'acqua dolce e un grossissimo fiume detto Maragnon, alcune isole piene di verzino e altre copiose d'arbori di cassia fistula e altri grossissimi arbori; e di un nuovo e monstruoso animale.
     
      Andati con questo vento quaranta leghe trovorono il mare d'acqua dolce, e ricercando donde quest'acqua venisse, trovorono discender da altissimi monti alcuni fiumi con grandissimo impeto e per una bocca entrare in questo mare, davanti della qual bocca erano molte isole abitate da umana e piacevole gente. Ma non vi trovorono cosa da contrattare. Tolsero solo trentasei schiavi, dapoi che altro non vi trovorono di che potessero guadagnare. Il nome di questa provincia si chiamava Mariatambal: la parte che è vicina al fiume verso levante chiamano gli uomini del paese Camomoro, e quella che è a ponente Paricora.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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