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      Questo animale vedutolo con gran furia l'assaltò, e con la coda legandolo per il collo, con quella zampa che davanti gli era rimasta tanto lo strinse che lo strangolò.
      Hanno li Cariai per antica usanza, quando muoiono li loro caciqui, seccargli nel modo che da noi è detto di sopra, e dipoi involti in foglie grandi d'arbori conservargli; gli altri tutti sotterrano nelli boschi e selve.
     
     
      Del lito chiamato dal lato destro Cerebaro e dal sinistro Aburema, e sue isole, e fiumi dove si cava oro, e de' costumi degli uomini e re di quelle provincie, e come sono chiamate, e de' cocodrilli che quivi si trovano.
     
      Partito di questo luogo l'admirante e lontanatosi circa venti leghe trovò un golfo molto amplo di circuito circa dieci leghe, alla bocca del quale sono quattro isolette non molto lontane l'una dall'altra, tutte verdi e molto fruttifere, le quali fanno che questo golfo è un porto sicurissimo. Il destro lato del quale dagl'Indiani è chiamato Cerebaro, e il sinistro Aburema. È questo golfo molto famoso per alcune isole che in esso sono fruttifere e piene d'arbori, e per la gran copia di pesci che in quello si trova. La terra che lo circonda è di tanta bontà e grassezza che non par sia inferiore ad alcuna infino a questa ora trovata. Entrato l'admirante in questo golfo e posto in terra, gli venne alle mani due Indiani del paese, quali avevano al collo catenelle d'oro, le quali loro chiamano guanine, che avevano appiccate certe figurette del medesimo oro d'aquile, leoni e simili animali.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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