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      Poi che fu morto Cristoforo Colombo primo admirante, il re catolico deliberò seguir l'impresa del discoprir queste parti del mondo nuovo e quelle dare ad abitare alli cristiani, e avendo inteso dal detto admirante che duoi principali luoghi, Uraba e Beragua, in detta terra ferma si dovevano far abitare, dette questo carico con sue lettere a duoi capitani, cioè al capitan Alfonso Fogheda di Uraba e al capitan Diego Nicuessa di Beragua, li quali luoghi non sono troppo lontani l'uno dall'altro e sono circa gradi sette sopra l'equinoziale.
      Alfonso, avuto questo ordine, desideroso di essequirlo, trovandosi nella città di San Domenico, armati alcuni navili con circa trecento uomini si misse in mare, e dalla detta città prese il suo camino verso mezzodí, e navigando alcuni giorni arrivò ad un luogo in terra ferma il quale già per avanti fu discoperto da Colombo e nominato porto di Cartagenia, perché ancor questo ha un'isola all'incontro della bocca chiamata dagl'Indiani Codego, la quale rompe l'impeto dell'onde del mare, e dentro è grandissimo e d'ogni banda falcato, non altrimenti che porto di Cartagenia di Spagna. Il paese si chiama Caramairi. Dove trovorono gli uomini e le donne di bella e grande statura, ma nudi, e gli uomini avevano li capegli fino alle orecchie tagliati, e le donne molto lunghi; ma tutti valentissimi arcieri. Viddero ancora molti arbori carichi di pomi, belli alla vista ma venenosi, perché qualunque ne mangiava si sentiva rodere il corpo non altrimenti che se l'avesse pieno di vermini.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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