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      E gli abitatori di quelli liti, ancorché siano nudi come siamo noi, pure sanno andare a vela e a remi in tutto quel mare che è di là da' detti monti dove è tanta copia di oro
      . E dimostrando alcuni piatti e scodelle di terra, diceva che 'l re Tumanama e tutti li paesani di quello aveano que' fatti d'oro, e cosí come appresso i cristiani era abbondanzia di ferro, non altrimenti appresso quelli popoli era d'oro. Disse del ferro, perciò che da' nostri intese noi averne gran copia, vedendo tante spade e armi intorno alli nostri.
      Tutte le parole di questo giovane ci riferirono quelli tre Spagnuoli che erano stati diciotto mesi con Caretta, e aveano imparato il loro parlare, e furono di tanta efficacia a Vasco Nunez e Colmenar, che non pensavano altro e pareva loro mill'anni di trovarsi dove era quel tanto oro. E però, laudato il giovane di quanto gli aveva narrato, cominciorono di nuovo a dimandargli come doveriano governarsi contro quelle tanti genti, quando l'anderanno a trovare. Questo giovane, udite queste parole, stette un poco sopra di sé, mostrando di pensare, e poi disse: "Sappiate, cristiani, che ancor che noi siamo nudi e che 'l desiderio dell'aver l'oro non travagli gli animi nostri, non però stiamo quieti, ma la cupidità d'aver gran signorie ne fa star in continue guerre, volendo sempre esser signori del paese delli vicini; di qui nascon li nostri travagli e ruine, e gli antecessori nostri e il medesimo mio padre Comogro, per questa causa ha fatto gran guerre con li re che v'ho mostrati di là dalli monti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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