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      Delle viti e altri arbori de' nostri che fanno frutti da mangiare, portati di Spagna, producevan frutti cosí presto come abbiam detto che facevano nella Spagnuola. Ma essendo in Santa Maria Antica del Darien in Uraba molti frutti naturali di quel luogo e di varie sorti, che sono molto suavi al mangiare e sani agli uomini, non mi par fuor di proposito parlar d'alcuni d'essi, cioè delli migliori.
      Vi è un arbore, detto guainaba, che produce un frutto come pomi, molto simile alli limoni, e sono di sapor dolce mescolato con garbo. Trovavansi ancora molte palme, ma li frutti d'alcuni d'esse non si possono mangiare per esser sempre di sapor garbo. Èvvi ancora un arbore, detto guarabana, che è maggior dell'arbore dell'arancio, qual produce frutti maggiori de' cedri, grandi e grossi che paiono melloni, e son molto buoni a mangiare. Gli arbori detti havos fanno certi frutti come susine nel sapore e odore, e si pensa che questi sian quelli che noi chiamiamo mirobolani, che vengon condotti dall'India orientale, secchi, per medicina. Questo arbore è molto frequente in ciascuna parte dell'isola Spagnuola, e produce tanti frutti che li porci, quando gli trovan maturi, per mangiargli vanno alli monti dove ne è copia grande, e si fanno con quelli grassissimi, né gli pastori gli possono ridurre a casa, anzi molti per questa causa rimangono nelle selve e si fanno salvatichi, e per questo dicon che le carni di detti porci della Spagnuola mangiate si sentono piú saporite e migliori, e le trovano molto sane.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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