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      E, giunto agli altissimi monti da' quali si vede il mar del Sur, asceso alla sommità di quelli vidde e salutò detto mare.
     
      Non voglio qui narrar li travagli che ebbero, sí per il mancamento del vivere, come per le gran fatiche nel far detto camino. Solo dirò alcune cose degne di memoria, che intervennero loro con li caciqui che in questo viaggio trovorono. Avanti che montassero le alte cime delli monti, entrorono in una provincia detta Esquaragua; il cacique della qual, che avea il medesimo nome, venne loro all'incontro con gran moltitudine d'Indiani nudi, con archi, saette, e con alcune spade di legno fortissimo, quali per esser lunghe adoperano con tutte due le mani, e con esse alcuni dardi con la punta abbrucciata, li quali tirano con tal modo che mai non fallano. Costoro, fattisi all'incontro de' nostri, non volevano che passassero, e con feroce viso dimandavano dove andassero e quel che volessero, facendogli intendere per un suo Indiano che tornassero indietro, se non sariano tutti morti. Dette queste parole si fece avanti lui con tutti li famigliari vestiti di cottone, e cominciò a ferir li nostri che volevano passar avanti, li quali immediate discaricorono molti schioppi e balestre che avevano. Il strepito e rumor delli quali uditi dagl'Indiani, pensorono che le fussero saette che venissero dal cielo, e si misseno in tanta fuga e paura che molti di loro caddero in terra. Altri restorono attoniti, di modo che non sapevano fuggire. Dove giunti dalli nostri con le spade ne furono tra morti e feriti piú di seicento, e tra gli altri fu morto il cacique Esquaragua.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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