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      Fatto questo, Vasco s'avviò con gli altri verso la casa del detto, dove trovorono assai da mangiare. E viddero il fratello del detto cacique, insieme con molti altri, ch'erano vestiti a modo di femine. Del che si maravigliò forte, e massimamente che non s'era fuggito. E dimandata la causa, gli fu detto da tutti li vicini, li quali dapoi la morte del cacique corsero a vedere li cristiani come uomini venuti dal cielo, che 'l detto cacique con tutti li suoi cortegiani erano imbrattati di quel nefando vizio contra natura. E che per questo il detto fratello con gli altri ch'erano in casa andavano vestiti da femine, né potevano toccar archi né saette, ma attendevano a far servizi di casa, come fanno le femine. Vasco, udito il parlar di costoro, molto piú si maravigliò che fra quelli monti asperrimi e fra tante selve, dove vivon solamente di pan di maiz con bere acqua, né hanno frutti o uccelli né salvaticine come in altri luoghi dell'Indie, in queste genti prive di delizie vi fusse entrato simil abominevol peccato. E subito gli fece pigliare, che potevan esser circa quaranta, e legati gli fece stracciare e sbranare da alcuni cani grandi ch'aveva menato seco, e gli adoperava a seguire gl'Indiani quando fuggivano. Veduto il castigo di costoro da quelli della villa, ciascuno dove sapeva che fussero alcuni di questi simil tristi, li quali tutti erano delli cortegiani, perché il vulgo non era tinto di simil macchia, lo prendevano, e sputandogli nel viso lo menavan a Vasco Nunez, pregandolo che li facesse morire.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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