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      Questo medesimo si dice che fanno quelli che abitano la Spagnuola. Quando si voglion bene far netti si tuffano ne fiumi, il che fanno spesso, e cosí si lavano tutto il corpo.
     
     
      Come arrivorono al cacique Pocchorrosa, e quivi lasciati gli ammalati andorno nello stato del cacique Tumanama, qual fatto prigione con ottanta femine per lui tolte per forza a diversi signori, iscusatosi e liberato fece a Vasco un presente di valuta di 4500 castigliani.
     
      Li nostri partiti di qui andorono piú avanti con assai oro, ma molto mal condizionati per la fame, tanto che arrivorono al cacique Pocchorrosa, dove per trenta giorni pascendosi di pane di maiz essendo affamati si saziorono. Pocchorrosa, intesa la lor venuta, si fuggí; nientedimanco, persuaso dalle buone parole e promesse di Vasco, tornò, alla tornata del quale furono fatti dall'una parte e dall'altra diversi presenti; Vasco donò a Pocchorrosa delle cose che aveva, lui all'incontro donò a Vasco tanto oro che valeva 4500 castigliani, con alcuni schiavi. Volendo Vasco partir di quel luogo, gli fu fatto intendere che gli bisognava passar per lo stato d'un cacique chiamato Tumanama. Questo è quello signore ch'altra volta s'intese dal figliuol di Comogro esser potentissimo, e da temerne assai, appresso del quale molti de' famigliari del detto figliuolo di Comogro erano stati schiavi essendo stati vinti in guerra, la potenzia del quale all'arrivar delli cristiani fu conosciuta esser piccola.
     
      Trovorono che questo cacique non era di là dalli monti, come si pensavano, né aveva tanto oro quanto aveva riferito il figliuolo di Comogro; pensorono non dimanco di saccheggiarlo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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