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      E negando Vasco d'averli dette quelle parole, se non a fine ch'andassero piú volentieri seco a discoprir nuovi paesi per beneficio di sua maestà, mai glielo volsero credere, anzi fu giudicato che gli fosse tagliata la testa in prigione. Dove il giorno dipoi, essendo giunti gli essecutori, Vasco dimandò di grazia che avanti che 'l morisse fussero chiamati sei de' principali ufficiali regii, alli quali disse l'animo e desiderio suo grande ch'avea avuto sempre di far servizio al re catolico, e che questo l'avea condotto a tanto miserabil fine, il qual non si dovea già da lui sperare dopo tante fatiche e disaggi patiti. E che di due cose si doleva, l'una che senza causa e innocentemente fusse fatto morire, l'altra che la maestà del re con sua morte fusse privata di tanto servizio, che sperava fargli. Ma che la morte lui sopportaria constantemente, sí come con deliberato animo, in molti pericoli dove molte volte l'aveva veduta manifesta, non l'aveva voluta temere. Ma che pregava Iddio che concedesse a sua maestà nell'avenir un servitore in queste parti di cosí grande animo e affezione al beneficio di quella, come lui era stato.
      Queste parole furono di poco momento appresso i detti ufficiali, quali volsero essequire la sentenza del governatore senza altro indugio. Perché, levatogli la catena dal collo e fattolo inginocchiare, gli fu tagliato la testa; poi fu messo il corpo sopra la piazza del Darien, per spettacolo di tutto il popolo, dove non passò alcuno, sí degli abitatori della città come delli venuti nuovamente con il governatore, che potesse ritenere le lagrime, pensando che un uomo di tanta grandezza d'animo, accompagnato da infinita liberalità, dopo tante fatiche e stenti patiti avesse fatto sí miserabil fine.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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