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      Noti la vostra maestà un'altra cosa, che dal mare di Tramontana fino al mare Australe, che sono tanto differenti uno dall'altro nel crescere e calare delle maree, non è però da costa a costa per terra piú di disdotto overo venti leghe di traverso; si che essendo il detto Oceano uno medesimo mare, è cosa degna di considerazione grande, massime a quelli che ci hanno inclinazione e desiderano sapere tali secreti della natura; perché io, dapoi che per persone dotte non mi sono potuto satisfare, né da quelli sapere intendere la causa, mi contenterò sapere e credere che colui che lo fa, che è Iddio, sa questo e molte altre cose che non concede sapere all'intelletto degli uomini, e specialmente a tanto basso ingegno come è il mio. Quelli veramente che hanno miglior ingegno, pensino per loro e per me quello che possa essere la vera causa di tal cosa, perché io ho posto la questione in campo nelli termini veri, e come testimonio di vista, e fin tanto che la si truovi.
      Tornando al proposito detto, che 'l fiume che li cristiani chiamano San Giovanni in Terra ferma entra nel golfo d'Uraba, dove chiamano la Culata, per sette bocche, e quando il mare cala quel poco che è detto che suole in questa costa di tramontana, cala per causa del detto fiume tutto il detto golfo d'Uraba, che è dodici leghe e piú di lunghezza, e sette overo otto di larghezza; resta dolce tutto quel mare, tanto che detta acqua è bonissima da bere, e io ho provato stando surto in una nave in sette braccia d'acqua, e piú d'una lega lontano dalla costa, per il che si può molto ben credere che la larghezza di detto fiume sia molto grande.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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