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      Èvvi ancora temperato aere, con suavi sereni la notte. Delle quali particolarità non ne avendo notizia alcuna, gli antichi dicevano la detta torrida zona e linea equinoziale esser naturalmente inabitabile: le quali tutte cose io testifico e affermo come testimonio che le ha vedute, e molto meglio mi si può credere che a quelli che, non avendo veduto cosa alcuna, per congiettura hanno avute opinione contrarie.
      È posta la costa del mar del Nort, cioè di Tramontana, nel detto golfo d'Uraba e nel porto del Darien, dove arrivano le navi che di Spagna vengono, in sette gradi e mezo, e in sette e manco, e da sei e mezo fino a otto, eccetto qualche punta che intrasse in mare verso settentrione: di queste ve ne sono poche. Quel che di questa terra e nuova parte del mondo giace piú verso il levante è il capo di Santo Agostino, il quale è in otto gradi, sí che il detto golfo d'Uraba è lontano dalla detta linea dell'equinoziale da cento venti fino a cento trenta leghe e tre quarti di lega, a ragion di 17 leghe e meza che si contano per ciascun grado da polo a polo, e cosí per piú o poco manco va tutta la costa; per la qual causa nella città di Santa Maria dell'Antica del Darien e in tutto quel pareggio del sopradetto golfo d'Uraba, tutto il tempo dell'anno sono i giorni e le notti quasi del tutto eguali e se gli è differenzia alcuna in dette notti e giorni per questa poca lontananza dall'equinoziale, è tanto poca che in ventiquattro ore, che è un giorno naturale, non si conosce se non per uomini speculativi e che intendono la sfera.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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