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      Or, tornando al proposito del tequina che gl'Indiani tengono, e questo per parlare col diavolo, per mani e consiglio del quale si fanno quei diabolici sacrificii, costumi e ceremonie degl'Indiani, dico che gli antichi Romani, Greci, Troiani, Alessandro, Dario e altri prencipi antichi, eccettuati li cristiani, furono in questi errori e superstizioni, essendo ancora loro governati da quelli suoi indovini, e tanto soggietti agli errori e vanità e congietture de' suoi pazzi sacrificii, nelli quali adoperandosi il diavolo alcune volte gli accertava e prediceva tal cosa che dapoi aveniva, senza saper altra piú certezza se non quanto il commune adversario della natura umana gli insegnava per condurgli nella perdizione. E non gli succedendo alle volte quello che prima avevano detto, davano diverse esposizioni alle loro oscure e dubbiose risposte, e dicendo gli dei esser con loro indegnati.
      Dapoi che vostra maestà è in questa città di Toledo, arrivò qui nel mese di novembre il pilotto Stefano Gomez, il quale nell'anno passato del 1524, per comandamento di vostra maestà, navigò alla parte di tramontana e trovò gran parte di terra continovata a quella che si chiama de los Bachallaos, scorrendo a occidente, e giace in 40 e 41 grado, e cosí poco piú e meno; del qual loco menò alcuni Indiani, e ne sono al presente in questa città, li quali sono di maggior grandezza di quelli di terra ferma, secondo che communemente sono, perché ancora il detto pilotto disse aver visto molti che sono tutti di quella medesima grandezza; il color veramente è come quelli di terra ferma, sono grandi arcieri, e vanno coperti di pelle d'animali salvatichi e d'altri animali.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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