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      Similmente lo fanno d'oro di rilievo e l'intagliano in legno, molto spaventevole sempre e brutto, e tanto strano come di qui costumano li pittori dipingerlo alli piedi di santo Michel Arcangelo, o vero in altra parte ove piú spaventevole lo vogliono figurare. Similmente, quando il demonio gli vuole spaventare, gli promette il haurachan, che vuol dire tempesta, le quali fa tanto grandi che rovinano case, e cava di molti e grandi arbori; e io ho visto monti pieni d'arbori molto grandi e spessi, in spacio di mezza lega e d'un quarto di lega esser tutto il monte sotto sopra e ruinati tutti gli arbori piccoli e grandi, e molti di quelli cavati con tutte le radici di sopra la terra: cosa tanto spaventosa a vedere che senza dubbio par fatta per mano del demonio, né si può guardare senza paura. In questo caso debbono contemplar li cristiani, e con molta ragione, che in tutte quelle parti dove è riposto il Santo Sacramento giamai piú son stati li detti haurachani e tempesta di quella qualità, né che siano pericolose come soleano.
      Similmente, in alcune parti della detta terra ferma, è costume tra li caciqui che, quando muoiono, prendono il corpo del cacique e l'appoggiano sopra un sasso over legno, intorno del quale molto appresso, guardando però che né la bracia né la fiamma tocchi il corpo del defunto, accendono un gran fuoco e continuo, fin tanto che tutto il grasso e umidità gli esce per l'unghie delli piedi e delle mani e va in sudore e s'asciuga, di modo che la pelle s'attacca agli ossi e tutta la polpa e carne si consuma; e poi che cosí è asciutto, senza aprirlo, ché non bisogna, lo mettono in una parte separata della sua casa, dove è anco il corpo del padre di tal cacique, che per avanti in questa medesima forma era stato posto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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