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      E in questa forma mangia tutte quelle che esso vuole e che se gli mettono sopra la lingua. La carne di questo animale è sporca e di mal sapore. Ma perché le disgrazie e necessità de' cristiani furono in quelle parti nelli principii molte ed estreme, non si lasciò di far la prova di mangiarne, ma sí presto venne in odio, come presto si provò per alcuni cristiani. Questi formigari, hanno di sotto a par del suolo l'entrata loro, e tanto picciola che con molta difficoltà si troveria, se non fusse vedendo entrar e uscir alcune formiche. Ma per tal luogo non gli potria a loro far danno l'orso, né tanto a suo proposito offenderle, come per lo alto in quelle sfenditurette, come abbiamo detto.
     
     
      Delli conigli e lepri.
      Cap. XXI.
     
      Sono in terra ferma conigli e lepri, e gli chiamo cosí perché le groppe hanno in quanto al colore simili al lepre. Il resto è bianco come è la pancia, e li fianchi e le gambe sono alquanto berrettine. Ma in verità, a quello che ho potuto comprendere, hanno piú conformità con lepri che con conigli, e sono minori che li conigli di Spagna. Prendonsi il piú delle volte quando s'abbruciano li boschi, e alcune volte con lacci, per mano d'Indiani.
     
     
      Delli bardati.
      Cap. XXII.
     
      Li bardati sono animali molto maravigliosi a vedere, e molto nuovi alla vista de' cristiani, e molto differenti da tutti quelli che si è detto, o s'hanno visti in Spagna o in altre parti. Questi animali sono di quattro piedi, e la coda e tutto esso è di pelle. La pelle è come coperta o scorza del lagarto, del qual si dirà di sotto, ma è tra bianco e berrettino, ritirando piú al bianco; ed è della foggia e forma come un cavallo bardato, con le sue barde e fiancaletti in tutto e per tutto; e di sotto di quello che mostrano le barde e coperte esce la coda e li piedi in suo luogo, e il collo e l'orecchie nelle sue parti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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