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      Finalmente sono della medesima sorte che è un corsier con barde, e sono di grandezza d'un cagnuolo di questi communi; non fanno male e sono vili, e hanno la sua abitazione in motte di terra, e cavando con li piedi fanno profonde le sue cave e buche, della sorte come li conigli sogliono fare.
      Sono eccellenti da mangiare e si pigliano con reti, e alcuni ne ammazzano li balestrieri; e il piú delle volte si prendono quando s'abbrucciano le stoppie ne' tempi per seminare o per rinovare gli erbaggi per le vacche e altri bestiami. Io ne ho mangiato alcune volte, e sono di miglior sapore che li capretti, ed è mangiar molto sano. Se questi animali si fussero visti nelle parti dove li primi cavalli bardati ebbero origine, non si potria se non giudicare che della vista di questi animali si fusse imparata la forma delle coperte per li cavalli di guerra.
     
     
      Del cagnuolo leggiero.
      Cap. XXIII.
     
      Il cagnuol leggiero è un animale il piú pigro che si possi veder al mondo, e tanto grave e tardo nel muoversi che, volendo andar il cammino di cinquanta passi, tarda un giorno intiero. Li primi cristiani che viddero questo animale, ricordandosi che in Spagna solevano chiamar il nero Giovan bianco, perché s'intenda l'opposito, cosí ancora, come trovorono tal animale, gli posero nome al contrario dell'esser suo, che essendo tanto tardo lo chiamorono leggiero.
      Questo è un animale degli strani a veder che sia in terra ferma, per la disproporzione che ha con tutti gli altri animali. È lungo duoi palmi, quando è cresciuto tutto quello che debbe crescere, over poco piú di questa grandezza.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Spagna Giovan