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      Or tornando all'istoria, dico che, dapoi che questo animal ha cantato, di lí a poco intervallo o spazio di tempo, torna a cantar il medesimo. Questo fa la notte, il giorno mai si sente cantare, e per tal causa, come anche per la poca vista, parmi che sia animal noturno e amico d'oscurità e tenebre.
      Alcune volte li cristiani prendono questo animale e lo portano a casa. Va per quella con la natural sua tardità, né per minacci o per punture si muove piú o con maggior prestezza di quello che senza dargli è solito a muoversi. E se trova arbori subito se ne va a quelli, e monta nella cima delli piú alti rami e sta in quelli otto o dieci o venti giorni, né si può saper quel che mangi. Io ne ho tenuto in casa, e per quel che ho potuto comprendere di questo animale debbe vivere d'aere; e di questa opinion mia ho trovato molti in quel paese, perché mai s'è visto mangiar cosa alcuna, ma voltar sempre la testa e bocca verso le parte dove tira il vento piú spesso che in alcun'altra parte, per il che si conosce che l'aere gli è molto grato. Non morde, né può, avendo picciolissima bocca, né è venenoso, né ho visto fin a ora animale sí brutto, né che paia tanto inutile come questo.
     
     
      Delli martorelli.
      Cap. XXIII.
     
      Trovansi alcuni animali piccoli come piccoli cagnuoli, di color berettino, la metà delle gambe nere, e quasi della grandezza e forma delli martorelli di Spagna; e non sono manco maliciosi di quelli, e mordono molto. Ve ne sono ancora de' domestici, sono molto buffoni e giocano come fanno li gatti mammoni; e il principal cibo, e che piú volentiera mangiano, sono granchi, de' quali si crede che principalmente si nutrichino detti animali.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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