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      E dentro a quella carnosità ha certe semenze, che sono maggiori che quelle della cassia e dell'istesso colore e quasi cosí dure; e ancora che un uomo mangi una di queste guanabane che pesi due o tre libre e piú, non gli fa mal né danno allo stomaco, ed è molto temperata e bella a vedere; solo si lascia di tal frutto quella scorza sottile che non si mangia e le semenze, e trovansi di quelle che sono di peso di quattro libre e piú. E se dapoi cominciata a mangiare si lasci per qualche dí, non si fa di mal sapore, se non che si va seccando e consumando in parte, distillandosi la umidità e acqua; e le formiche subito vanno a quella che è tagliata, e per questo non la cominciano mai a mangiare se non per finirla. E di queste guanabane si trovano molte e nell'isole e in terra ferma.
     
     
      Del guaiaba.
      Cap. LXV.
     
      Il guaiaba è un arbore bello in vista, ch'ha la foglia quasi come di moro, se non che è minore. E quando è fiorito ha molto buon odore, e spezialmente il fior d'una certa sorte di questi guaiaba; getta certe pome piú massiccie che le pome di qui e di piú peso, ancora che fussero di egual grandezza, e hanno molte semenze, o per dir meglio son piene di granelletti molto piccioli e duri: perciò solamente son fastidiose da mangiare a quelli che di nuovo le provano, per causa di quei granelletti, ma a chi già l'ha provate pare molto gentil frutto e appetitoso. E dentro ne sono alcune colorite, altre bianche; e dove miglior le abbi trovate è nel Darien, e per quel paese dico miglior che in alcuna parte di terra ferma ch'io sia stato; ma quelle dell'isole non sono tali.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Darien