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      Sonvi ancora zucche e melanzane che sono state portate di Spagna, e le melanzane sono molto bene riuscite, che si sono fatte grandissime, perché un piede d'una melanzana è cresciuto tanto grande quanto è alto un uomo e molte volte piú, e communemente li rami delle piú alte arrivano alla cintura; e un medesimo piede o gambo fa frutto tutto l'anno, e vanno cogliendo sempre le minori, dietro le quali ne nascono dell'altre, e proseguendo danno di continuo frutto. Il medesimo fanno in quelli paesi gli aranci e fichi.
      Sonvi frutti che si chiamano pigne, le quali nascono d'una pianta come cardi overo aloe, con molte foglie acute, piú sottili di quelle dell'aloe, maggiori e spinose; in mezzo del cespuglio nasce un rampollo tanto alto quanto la metà dell'altezza d'un uomo, poco piú o manco, e grosso come due deta, e in cima di quello nasce una pigna grossa poco manco della testa d'un fanciullo alcune, ma la maggior parte minori, e piena di squame di sopra, ma piú alta una che l'altra, come son quelle de' pignuoli; ma non si dividono né aprono, ma stansi intere queste squame sopra una scorza della grossezza di quella del mellone, e quando sono gialle, dopo ad un anno che si sono seminate, sono mature e da mangiare, e alcune sono mature avanti. E nel troncon di quelle alcune volte nascono a queste pigne uno o due rampolli, e continuamente uno nell'estremità della detta pigna, il quale rampollo, subito che si mette sotto terra, s'appicca, e in spazio d'un altro anno nasce di quel rampollo un'altra pigna, come è detto; e quel cardo nel qual la pigna nasce, dapoi ch'è stata colta, non è d'alcuna utilità né dà piú frutto.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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