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      Di questa e altre molte cose che egli dice, quelle che averanno somiglianza con quelle che in questa istoria delle Indie si diranno, si toccaranno nelle provincie o terre, dove sarà da notare qualche cosa di simili materie.
      E per questo non mi stenderò altramente a ragionarne in questo secondo, nel quale mostrerò la persona e l'essere di don Cristoforo Colombo, primo inventore e admirante di queste Indie, e dirò della sua origine e del primo, secondo, terzo e quarto viaggio che esso in queste parti fece. E perché, avendo rispetto a' suoi gran servigi, i catolici re don Ferdinando e donna Isabella, che conquistarono li regni di Granata e di Napoli, gli fecero grazia dello stato e titolo di admirante perpetuo delle loro Indie, e non a lui solamente ma a tutti i suoi successori; e gli furono date l'insegne e arme reali di Castiglia e di Leone, e altre con queste e con quelle che egli aveva di casa sua, in certa forma, come appresso il suo luogo si dirà, e fu fatto nobile, con titolo di don per lui e tutti i suoi descendenti. Si dirà anco come egli si portò nel discoprire che egli fece d'una parte di terra ferma, la quale io credo che non sia minore che si siano tutte tre insieme l'Asia, l'Africa e l'Europa, per quello che la moderna cosmografia ne insegna: percioché in quello che di questa nuova terra ferma si sa, vi è di terra continovata dallo stretto che discoprí il capitan Fernando di Magallanes, che sta dall'altra parte della linea equinoziale, dalla banda del Polo Antartico, fino all'ultimo della terra che si sa che è verso il nostro Polo Artico, vi è, dico costeggiando, piú di cinquemila leghe di terra continovata.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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