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      E per questo ad una voce tutti si accordavano di non seguitarlo.
      In questo tempo e in queste contenzioni ritrovarono in mare gran praterie d'erbe sopra l'onde, che praterie a ponto parevano: onde, pensando che fosse terra sotto acqua e che perciò perduti fossero, raddoppiavano le voci e gli stridi. E senza alcun dubbio a chi mai tal cosa veduta non aveva era cosa da dovere molto temerne. Ma accortisi poi che non vi era pericolo alcuno, passò quella alterazione e spavento. Queste sono certe erbe che le chiamano salgazzi, e vanno sopra la superficie dell'acqua del mare, e secondo i tempi e le correnti vanno ora verso ponente, ora verso levante, ora verso mezzogiorno, ora verso tramontana, e alle volte si ritrovano a mezzo golfo, alle volte piú lontane o piú vicine alla Spagna; e in qualche viaggio accade che i vasselli ne incontrano poco o nulla, e alle volte anco tanto che paiono (come s'è detto) gran prati verdi e gialli, perché a questi due colori in ogni tempo dependono.
      Usciti da questi pensieri e paure dell'erbe, determinarono tutti tre i capitani con quanti marinari vi erano di volgere le prore adietro, e consultarono anco fra se stessi di gittare il Colombo nel mare, credendo di essere stati da lui burlati. Ma esso, che era savio e di questi mormoramenti s'accorse, come prudente, cominciò a confortargli con molte dolci parole, pregandogli che non avessero voluto perdere quel travaglio e tempo che fino a quell'ora speso avevano. Ricordava loro quanta gloria e utile sarebbe lor seguito dallo stare costanti e perseverare nel viaggio, e prometteva che fra pochi giorni si darebbe alle lor fatiche e viaggio fine, con molta e indubitata prosperità; e concludeva loro che fra il termine di tre giorni averebbono ritrovata la terra che cercando andavano, e che per questo stessero di buono animo e proseguissero il loro viaggio, che fra il termine che detto avea averebbe lor mostro un mondo e terra nuova, con por fine a' loro travagli, e con vedere che esso aveva detto sempre il vero al re e alla reina come a loro; e che, essendo altramente che come esso diceva, facessero quello che loro paresse, perché esso teneva per certo che diceva il vero.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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