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      Ma di questi e altri strani costumi di queste genti si dirà appresso.
      Ora, ritornando all'istoria, dico che, avendo l'admirante con la sua armata riconosciuta l'isola Desiata, con l'altre che si sono dette, seguendo il suo viaggio fra queste isole, doppo che ebbe presa acqua in una di loro, passando innanzi riconobbe l'isola del Borichene, che ora di San Giovanni diciamo, e che è la principale dell'altre che le son presso (e al suo luogo se ne ragionerà particolarmente). Né creda alcuno, come hanno alcuni scritto, che l'admirante in questo secondo viaggio discoprisse tutte l'isole che si sono dette, perché, se bene esso ritrovò la Desiata, e l'altre che con veder questa bisognava anco vedersi, per essere cosí vicine l'una all'altra, col tempo poi nondimeno si ritrovarono e conquistarono da diversi capitani, continovandosi la navigazione di questi mari. Ritornando al proposito dico che, passando questa armata per l'isola di San Giovanni, ne venne a questa che chiamiamo Spagnuola, e vi prese porto nel mese di decembre del 93, nel porto d'Argento, che è dalla banda di tramontana. E indi poi navigando verso occidente giunse all'Isabella, e indi poi a Monte Cristo, dove signoreggiava il re Goacanagari, che è dove ora si chiama porto Reale.
      Era questa contrada posseduta da un fratello di questo re, e qui erano restati li trentaotto uomini che l'admirante nel suo primo viaggio vi lasciò, e che erano stati tutti morti dagl'Indiani, i quali non avevano potuto sofferire i loro eccessi, perché toglievano le mogli e se ne servivano a lor volontà, e facevano loro anco altre violenzie e oltraggi, come gente disordinata e senza capo.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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