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      E da questa parte già detta non si può montare su nel monte, perché vi sono le balze aspre e dritte, che è impossibile a potere montarvi suso.
      Dall'altra parte opposita, adunque, costui, che ha nome Pietro di Lumbreras, montò su a vedere questo lago, e seco andò un gentil uomo chiamato Mescia, con fino a sei ben disposti Indiani. Ma quando furono presso alla cima si restarono gl'Indiani e 'l Mescia dietro, perché cominciarono a sentire lo strepito che su si faceva. Dimandato il Mescia da Pietro perché si restasse, rispose che era cosí stanco e morto di freddo che non potea piú passare oltre. Pietro allora, benché egli stesse anco stanco e sentisse gran freddo, per essere quella montagna altissima, non per questo si restò di proseguire quel camino. Erano andati in su lungo un fiume chiamato Pani, che fra quelle montagne scorre, onde, perché il fiume poi di traverso si scostava, Pietro di Lumbreras si pose a gire al diritto per la costiera rasa, che chiamano, in su; e molto stanco e attonito giunse quasi alla cima e piú alta parte del monte, dove si riposò alquanto raccomandandosi sempre a Dio, perché sentiva gran spavento del gran strepito che su in alto si faceva. Pur tutta via volse a ogni modo giunger su, benché con incredibile travaglio e per difficile camino; e giunto fin dove montare si poteva ritrovò quivi una lacuna, che al parer suo dice che era un tiro di balestra larga e tre tiri lunga, e stette mirando questo lago tanto spazio di tempo quanto si potrebbono dire tre Credi.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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