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      Ed essendo stato (come s'è detto) condotto in Spagna, subito che il re e la reina l'intesero mandarono a fare desligar lui e i fratelli, ordinando loro che alla corte andassero. V'andò tosto l'admirante, a baciare al re e alla reina la mano e a purgarsi con le lagrime agli occhi il meglio che poté. Udito che l'ebbero, con molta clemenza lo consolarono, e cosí fatte parole gli dissero che esso ne restò alquanto contento. E perché i suoi servigi erano cosí segnalati, ancorché vi fusse stato usato qualche disordine, non poterono cosí graziosi prencipi sofferire che l'admirante fusse maltrattato; e cosí subito gli fecero restituire tutte l'entrate ch'egli qui aveva, che gliele avevano tolte e ritenute tosto che egli fu prigione; ma non volsero che egli per niun conto ritornasse piú nel governo dell'Indie. Aveva già l'admirante, come savia persona, tosto che la prima volta ritornò in Spagna con le nuove del primo discoprimento di queste Indie, supplicato li re catolici che fusse lor piaciuto che il prencipe don Giovanni avesse i suoi figliuoli ricevuti per paggi. Ed erano questi suoi figli don Diego Colombo, suo legitimo e primogenito figliuolo, e l'altro era don Fernando Colombo, che anco oggi vive ed è un virtuoso cavaliere, e di piú dell'essere ben nobile e d'affabile e dolce conversazione, è anco dotto in diverse scienzie, e specialmente nella cosmografia: e la maestà cesarea ne fa meritamente conto, come di buon servitore e creato, e per li tanti servigi dell'admirante suo padre.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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