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      Il prencipe don Giovanni adunque trattò questi figliuoli assai bene e gli tenne in casa sua, fin che piacque al Signore di condurlo nella sua santa gloria nella città di Salamanca nel 1497.
      Ma, ritornando al proposito dell'istoria, doppo che ebbe l'admirante avuto il perdono, non fu men che prima dal re e dalla reina ben trattato, e come prudente cercò di potere per tutte le vie possibili riavere la grazia di quelli buoni prencipi, e d'avere licenzia di poter ritornar a queste Indie: ma furono tante le querele che avea avute contra che non puoté cosí presto ottenerlo. E in questo mezzo il governatore Bovadiglia governò questa isola fino a l'anno (come s'è detto) del 1502; nel qual tempo si cavò molto oro delle minere dell'isola, perché vi erano molti Indiani che l'andavano cavando per li cristiani e per li re catolici, in nome de' quali vi si lavorava particolarmente, perché avevano già le sue proprie minere e possessioni sotto il suo nome real; perché tutti gl'Indiani furono ripartiti per l'admirante fra tutti gli abitatori che erano venuti a stare in queste parti, ed è opinion di molti che lo viddero, e parlano in questo come testimonii di veduta che, quando l'admirante discoprí questa isola vi ritrovò un million di persone fra Indiani e Indiane, o piú, di varie età, de' quali tutti, e di quelli anco che da poi vi nacquero, si crede che non ve ne siano al presente, che siamo nel 1535, fra piccioli e grandi, restati cinquecento che siano discesi da quelli primi che v'erano; perché la maggior parte di quelli che oggi vi sono, vi sono stati condotti dalli cristiani per lor servigio o dalle altre isole o da terra ferma.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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