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      Tutte queste cose si sono praticate e disputate da molte religiose persone dotte e di molta conscienzia di varii ordini, perché quivi sono di san Domenico, di san Francesco, delle Grazie, come della regola di san Pietro apostolo, e d'altri molti prelati e qui e in Spagna, per assecurarne le coscienzie delli re quanto al trattamento di questi popoli, sí perché le loro anime si salvassero come perché di lungo vivessero. E ne furono perciò fatti molti ordini e provisioni reali a' governatori e ufficiali loro, ma non v'ha bastato cosa alcuna a fare che questa infelice generazione non si consumassino queste isole. Né io voglio di questa colpa segnalare alcuno di quelli che qui sono stati: questo so bene io, che quello che dicevano i frati di san Domenico era contradetto da quelli di san Francesco, e quello che questi affermavano quegli altri negavano; e poi col tempo quello che tenevano prima i domenichini era reprobato dai franceschini, i quali quello che prima detto avevano essi stessi lo rifutavano, e i domenichini allora all'incontro l'approbavano; di modo che e questi e quelli ebbero una stessa opinione in diversi tempi, ma non dissero mai una cosa stessa insieme.
      Or vedete come poteva bene intendere questa cosa chi l'ascoltava, o quale eleggere per la migliore per dovere accostarvisi. Le quali cose sono pericolose non solamente a quelli che vengono nuovi alla fede, ma alli cristiani antichi ancora, che in molti scrupoli entravano veggendo che questi frati non li volevano assolvere se non lasciavano via gl'Indiani, e quegli altri religiosi gli assolvevano e davano loro i sacramenti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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