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      Mi vi ha mosso perché di tutte le cose che sono venute di Spagna e si sono qui seminate, la maggior parte sono moltiplicate assai e vi hanno fatto bene.
      Mi vi ha mosso perché, quanto al moltiplicare degli animali, veggo che qui molti posseggono sette e ottomila teste di vacche, e alcuni piú. Né mi stendo piú in ciò, poi che don Rodrigo di Bastidas, vescovo di Veneluvola, ha in questa isola 16 mila teste di animali vaccini, e il tesoriero Passamonte quasi altretante; e delli castrati e giumente ve ne ha tanta copia che vagliono a quel basso prezzo che s'è detto. Tanta quantità di porci se ne è andata via alli boschi che vivono ora selvatichi a gran greggi. Il medesimo è avenuto delle vacche, perché li pascoli vi son copiosi e ordinarii, l'acque assai buone, l'aere temperato, l'estate e l'inverno di tal maniera che d'ogni tempo è poca differenzia fra il giorno e la notte e l'inverno vi è senza freddo, e l'estate vi ha un calor temperato e non soverchio. E l'isola è assai grande, che vi si possono bene gli armenti distendere, e le genti ampliarvisi con lor coltivare, perché questa isola costeggiandosi gira intorno 350 leghe.
      In questa isola si sono fatti innumerabili aranci e cedri e limoni dolci e agri, e vi son cosí buone tutte queste cose come sono in Cordova o in Siviglia, e vi son d'ogni tempo. Vi sono molti fichi e granate, e solamente arbori di frutti con l'osso in questa isola non fanno frutto. Potrebbe bene alcun dire che in questa città siano alberi d'oliva, perché ve ne sono e di belli, ma sono però sterili e non producono altro che le frondi loro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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