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      Egli mandò loro a dire che venissero, poi disse che voleva lor prima parlare, e dare certi capitoli di quello che a fare avessero: e cosí fece sonare una trombetta, e si raunarono tutti i cristiani insieme, e fece andar tutti i cacichi nella sua stanza, dove furono tutti tosto consegnati al capitan Diego Velasio e al capitan Rodrigo Mescia Triglio, i quali già sapevano la volontà del commendator maggiore. E fattili tutti legare, intesero facilmente tutta la verità del tradimento, onde furono sentenziati a morte e fatti dentro una casa ardere dal fuoco, e Ana Caona fu indi a tre mesi fatta giustificatamente appiccare per la gola. Un suo nepote, chiamato il caciche Guaorocuia, si rebellò nel monte che chiamano Boaruto, ma il commendator maggiore vi mandò 130 Spagnuoli, i quali tanto lo seguitorono che l'ebbero in mano e l'appiccarono.
      E doppo di questo si guerreggiò con gli Indiani della provincia della Guahava e della Zavana e de Amiga Lagua e della provincia e Guacaiarima, dove erano molto selvagge le genti e vivevano per le caverne e spelonche e non seminavano, ma si mantenevano solamente con frutti, erbe e radici che da se stesse naturalmente la terra produceva, né si curavano d'avere altre case che quelle grotte. E questa fu la piú selvatica gente che si sia fino ad oggi nell'Indie veduta. In questa guerra stette con gente da cavallo e da piè sei mesi il capitan Diego Velasco, e nel mese di febraro del 1504 ebbe fine il conquisto delle già dette provincie; e cosí restò pacifica e quieta tutta questa isola.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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