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      L'altra cagione si è questa, che perché il primo admirante suo padre discoprí queste terre, sempre saranno qui affezionati di lui e di tutti i suoi successori, e quelli spezialmente che ne avranno avuto favore o ne saranno stati beneficati. E perché poi successe il governo del commendatore Francesco di Bovadiglia, e poi del commendatore maggiore di Alcantara, i quali ebbero de' servitori e degli amici, che con beneficii se gli obligarono, e questo secondo admirante medesimamente recò qui altri suoi creati e amici, e gli favorí e fece del bene, ne nacque facilmente da questa varietà di opinioni un mare di passioni, con una vana e litigiosa contenzione; onde fu il re catolico avvisato che in questa città e isola erano parzialità, e che una parte si mostrava particolarmente affezionata e serva all'admirante don Diego, un'altra che a questa repugnava si chiamava e mostrava affezionata del re, e ciascuna di queste parti del continuo scrivevano, e davano ad intendere al re quello che lor pareva. Di modo che il re catolico deliberò di mandare a stanziare in questa città alcune persone letterate, e le chiamò giudici di appellazione, perché come a' superiori si potesse loro appellare e dall'admirante e da' suoi luogotenenti e giustizieri maggiori e minori: e cosí fece. Onde parve all'admirante che per questi giudici si limitassero i suoi privilegii e se ne diminuisse la sua auttorità, e cominciò perciò a querelarsi e a dolersi che gli si desse superiorità. E tali altre cose da queste succedettero, che egli mandò in Spagna a chiedere contra questi giudici un'altra residenzia, e a dolersi di questa novità. Ma non restarono anco di scrivere questi giudici, e con loro anco il tesoriero Michel di Passamonte; di modo che il re catolico mandò a chiamare in Spagna l'admirante, che vi andò tosto e vi stette qualche tempo, e poco frutto vi fece e vi spese molti danari.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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