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      In questa isola Spagnuola tanto è dire Cemi quanto è quello che noi chiamiamo diavolo, e tali erano quelli che questi Indiani tenevano effigiati nelle lor gioie, e nelle parti e luoghi che si sono detti e in altri, come piú lor piaceva o pareva.
      Ho io questa parte notata fra queste genti una cosa, cioè che l'arte dell'indovinare e le vanità che questi cemi davano ad intendere a' popoli erano unite con la medicina e con l'arte magica. Il che pare concordi con quello che scrive Plinio nel 30 libro della sua istoria, quando dice che, benché sia questa arte la piú fraudolente e ingannevole di tutte l'altre, ha nondimeno avuta grandissima reputazione in tutto il mondo e per tutti i secoli, per abbracciare in sé tre arti che predominano sopra la vita umana; perché niuno dubita che questa arte magica sia venuta e nata dalla medicina, per essere tutta piena di speranze e di promesse, abbia anco in sé avuta la forza della religione; e poi appresso con amendue queste si congiunse l'astrologia giudiciaria, la quale può molto negli uomini, perché ognun desidera di saper le cose future, e credono che si possa per via del cielo intendere. Avendo adunque quest'arte con tre nodi legati i sentimenti degli uomini, è montata a tanta altezza che anco oggi occupa la maggior parte delle genti, e nell'oriente al re degli re comanda: e non è maraviglia, poiché ivi nacque [e] Zoroastre re de' Batriani ne fu l'inventore; siché in queste parti s'è questa vanità assai stesa e l'hanno con la medicina unita, poiché i principali loro medici sono e sacerdoti e indovini, e questi amministrano loro le cerimonie e idolatrie lor diaboliche.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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