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      Egli è cosa assai publica questa che ho detto, cosí in queste isole come in terra ferma, ne' quali luoghi molti Indiani e Indiane erano sodomite, e si presume che ve ne siano anco oggi molti. E non solamente non se ne vergognano, ma se ne pregiano, e come l'altre nazioni portano attaccato al collo alcune gioie d'oro e di pietre preziose, cosí in alcuni luoghi di queste Indie portano per pendente e per un gioiello appeso al collo la effigie di duo uomini l'uno sopra l'altro in quel nefando atto sodomitico fatti d'oro; e io ho veduto un di questi gioielli diabolici d'oro che pesava poco meno di venti pezi di oro, ed era vacuo di dentro e ben lavorato, e s'ebbe nel porto di Santa Marta nella costiera di terra ferma nel 1514, quando toccò quivi l'armata con la quale passò Pedrarias in terra ferma; e perché portarono una gran quantità d'oro che quivi ebbero a farlo fondere dinanzi a me, come ufficiale regio sopra il fondere dell'oro, io spezzai di mia mano con un martello quella disonesta effigie nella città del Darien. Sí che vedete se chi di tali gioie si pregia si vergognerà d'usare una tanta disonestà, e se è cosa nuova fra gl'Indiani, o piú tosto cosa ordinaria e comune fra loro.
      Anzi io dico che colui che prende fra loro il luogo di paziente in quel bestiale atto, riceve anco tosto ufficio donnesco, e come donna ne porta le nague, che sono un fazzuolo di cottone che le donne di questa isola, per coprire le lor vergogne, si ponevano dalla cintura fino a mezze gambe; e le donne principali le portavano fino a' talloni, ma le donzelle vergini, come s'è detto altrove, niuna parte del corpo si coprivano, come né anco gli uomini, che non sapendo che cosa è vergogna non si curavano d'altra coverta.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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