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      Nel 1533 venne qui la nave chiamata Imperiale (perché è di Sua Maestà, ed è di portata di piú di ottocento botti), carica di gente e d'altre cose che qui portò, e ritornossene poi molto piú carica a dietro. Dico questo perché fin ad ora non è passato a queste parti cosí grosso legno; e nondimeno stette in questo porto a quindici o venti passi da terra. Da questo porto escono i vasselli (se vogliono) di notte senza pericolo; e da dove sorgono dentro fin che sono nel mare fuori del porto può esservi un tiro e mezzo di schiopetto, poco piú o meno. Io ne sono uscito di notte sopra una nave carica di portata di piú di cinquecento botti, perché il letto del fiume sta quasi sempre a un modo stesso; e perciò ne escono le navi molto a piacere, e nell'entrare, per la maggior parte del tempo, da mezzodí a basso non vi mancano foci e bocche alte. Si che il fiume e il suo porto è assai bello e navigabile con molte barche e canoe, sí per le pescherie che ha come per li giardini e poderi che nell'una riviera e nell'altra sono; e dentro la terra e nel porto vi fanno caravelle e navi, perché vi è molta commodità nel vararle e porle in acqua doppo che sono fatte.
      Egli è adunque questo un notabile e bello e ricco fiume, ma non se ne può però bere, per stare come s'è detto e il porto e la città presso al mare; ma, montando per lo fiume in su poco piú d'una lega, l'acqua è buona e sana, e vi è dentro molto pesce e di molte belle lize, e s'ammazzano in esso molti e grandi manati, de' quali e d'altri pesci si tratterà appresso, nel 13 libro.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Imperiale Sua Maestà