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      E cosí se ne esce a poco a poco il terreno con l'acqua, che a poco a poco lo ruba e nel porta seco, e l'oro, perché è grave, va sempre al fondo della batea, dove, quando il terreno è gito tutto via, resta limpido l'oro; e il lavatore lo pone da parte e torna a prendere piú terra nella batea, e nel medesimo modo lo lava. E a questo modo continovando, colui che lava ritrova tanto oro il dí quanto a Dio piace di prosperare il padrone degli Indiani e della gente che in tale esercizio s'occupano.
     
      [vedi figur_12.gif]
     
      Si dee notare che, per un paio d'Indiani che lavano, vi bisognano due persone che portino la terra, e altre due che la cavino e ne empino le batee del servigio: che cosí si chiamano quelle nelle quali il terreno fino all'acqua si porta. Questi Indiani stanno occupati in questo esercizio delle minere, senza gli altri Indiani e gente che ordinariamente attendono ne' poderi, e stanno nelle stanze dove poi questi si raccogliono a dormire e cenare e vi abitano; e in queste stanze sono donne che apparecchiano loro da mangiare, e altre che portano poi il desinare a quelli che stanno o ne' campi o nelle minere a lavorare; percioché sono molti quelli che, per sostentamento loro e degli altri, seminano il grano e l'altre vettovaglie necessarie alla vita. In tanto che, quando si dimanda ad alcuno quante batee tiene da lavare nella minera, e risponde che sono dieci, si ha da intendere ordinariamente che costui tiene cinquanta Indiani, a ragione di cinque persone per batea da lavare, non ostante che con meno quantità di gente alcuni la facciano: ma questo che io ho detto s'intende quanto al convenevole e necessario, perché siano le batee ben servite.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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