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      E questo de' 40 dí si fa a forza d'acquamento, e nel modo che appresso si dirà. Quando si vede che 'l maiz va crescendo, hanno cura di cavarne l'erbe d'appresso, finché sia cosí alto che signoreggi l'erbe. E quando è poi cresciuto bisogna tenervi la guardia; nel che gl'Indiani si servono de' lor fanciulli, e li fanno stare sopra gli alberi e sopra alcuni palchi che lor fanno di legname e di canne, e li coprono poi di sopra per il sole e per l'acqua; ed essi lo chiamano barbacoas. Di sopra questi barbacoe adunque stanno del continuo i fanciulli, sgridando con gran voci a' papagalli e gli altri uccelli che vengono a mangiare il maiz. Si somiglia questa guardia a quella che in alcuni luoghi di Spagna si fa per guardare li canapi o panici, e l'altre cose ne campi dagli uccelli.
     
      [vedi figur_13.gif]
     
      Questo maiz ha il fusto nel quale nasce grosso quanto è l'asta d'una giannetta, e alcuno l'ha grosso com'è il deto grosso della mano, e qualche cosa piú o meno, secondo la bontà del terreno. E communemente cresce assai piú che non è la statura d'un uomo, e le sue frondi sono come quelle delle canne di Castiglia, ma molto piú longhe e piú larghe e piú pieghevoli e piú verdi e meno aspre; e ogni fusto o canna fa almeno una mazzocca, e alcuno due e tre, e ogni mazzocca ha 200 o 500 granelli, e piú e meno, secondo che la mazzocca è grossa. E ogni mazzocca sta involta in tre o quattro frondi o scorze, attaccate col grano una sopra l'altra, alquanto aspre e quasi della spezie stessa delle frondi della canna dove nascono; di modo che con queste scorze si trova cosí ben coperto il grano che non viene né dal sole né dal vento offeso, e ivi dentro si matura e compie.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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