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      Vi sono molti limoni e limoncelli e cetri, e tutti buoni frutti e di tanta eccellenza che in queste agrume, già nominate in amendue questi capitoli, non ha a questi luoghi l'Andalusia vantaggio.
      Vi sono molti e buoni fichi, che in tutto l'anno o poche o molte vi se ne ritrovano, ma nella stagione loro una abondanza grande cosí in questa città e nelle sue possessioni come nell'altre parti di questa isola. Questi alberi vi fanno ottimamente, e le fiche sono di quelle che in Aragona e Catalogna chiamano burgenzotte; la maggior parte hanno il color rubicondo, e ve ne sono anco delle bianche, ma non già di gran lunga tante quanto delle altre. Questi alberi di fico perdono le frondi e ne stanno la maggior parte dell'anno senza, ma le cominciano poi a porre e a rinvestirsi del verde loro nel mese di febraro e nel principio di primavera.
      Vi sono molte granate dolci e agre, cosí in questa città e nel suo territorio come nelle altre terre di questa isola.
      Vi sono melicotogni, portati medesimamente di Castiglia, ma non vi fanno assai bene né in quantità come gli altri frutti che si son detti di sopra; e sono piccioli e non troppo buoni, perché sono asperi, ma si crede che col tempo si faranno migliori e giungeranno alla perfezione loro.
      Vi sono palme, che si sono piantate in questa città e in molte parti dell'isola, piantandovi le ossa de' dattoli che qui portati si sono; e vi si fanno questi alberi assai belli, e producono i dattoli. Ma qui non li sanno procurare, onde, benché alcuni ne mangino, non sono però troppo buoni né perfetti.


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Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





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