Pagina (780/1260)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Gl'Indiani per necessità mangiano di questo frutto, cioè di quello di dentro, che è a punto come la carnosità della zucca quando sta verde, e la scorza resta col lustro e col garbo di zucca, e in effetto non pare che altro che zucche siano. Questo frutto o cocozze sono di questa grandezza, che la piú grande è quanto un pignatto capace di due buone giarre d'acqua e piú, e la piú picciola è quanto un pugno chiuso; sí che se ne fanno vasi di quella grandezza che vogliono fra questi duo estremi. Questi alberi sono ordinari e comuni in questa e in tutte l'altre isole e terra ferma di queste Indie; ma perché in alcune provincie i vasi che di questi frutti si fanno sono preziosi e vaghi, senza che vi hanno nelle fronde un'altra differenza misteriosa che non è negli higueri di qua, lascieremo di dirne il resto per quando si tratterà delle cose di terra ferma, nella seconda parte di questa grande istoria delle Indie.
     
      [vedi figur_17.gif]
     
      Dell'albero chiamato xagua e del suo frutto, e della tintura che se ne fa.
      Cap. V.
     
      La xagua è un bello albero e alto, e ne ho vedute fare e ne ho avute io belle aste di lancia, e cosí grosse e lunghe come altri le vuole. È un legno grieve piú che non è il frassino, ed è molto comune in questa e nelle altre isole e in terra ferma. Questi sono alberi alti e diritti e della forma de' frassini, belli a vedere, e le aste che se ne fanno hanno un vago colore fra berrettino e leonato. Producono un frutto cosí grande come papaveri, e molto lor si rassomigliano, salvo che le xague non hanno le coronette di sopra opposite al pidicino.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Navigazioni e Viaggi
Volume Quinto
di Giovanni Battista Ramusio
pagine 1260

   





Indiani Indie Indie